SM
Ari Folman - Belgio / Francia / Lussemburgo / Paesi bassi / Israele 2021 - animazione - 102’
Castello d'oro e premio UNICEF a Castellinaria 2022
Kitty, l’amica immaginaria a cui Anna Frank ha dedicato il suo famoso diario, si risveglia dopo decenni nella loro casa in Olanda. Convinta che Anna sia ancora viva viaggia per l'Europa nella speranza di trovarla, mentre rimane basita di fronte al mondo di oggi. Kitty si ritroverà con qualcosa che non avrebbe mai immaginato di trovare: l’eredità di Anna.
Sinossi
La storia prende il via nella casa di Anne Frank, ad Amsterdam, da decenni un frequentatissimo museo. In piena notte, nella stanza in cui è conservato il manoscritto del suo celebre diario, si materializza la figura di Kitty: l’amica immaginaria a cui Anne si rivolgeva nei suoi testi, scritti durante i due anni trascorsi a nascondersi dai nazisti. Insieme a Kitty, ritrovatasi in un mondo contemporaneo a lei del tutto estraneo, riviviamo un viaggio tra passato e presente, alla scoperta del suo legame con Anne, intimo e speciale, e del tragico epilogo che la cattura da parte dei nazisti ha riservato alla famiglia Frank. Intanto, nel presente, Kitty fugge inseguita dalla polizia per aver sottratto il diario al museo. Un oggetto che si rivelerà determinante nel regalare un po‘ di speranza a un gruppo di richiedenti l‘asilo che, proprio come Anne, vivono nell‘ombra nell‘attesa di un futuro migliore.
Approfondimento
Anna Frank e il diario segreto racconta, da una nuova prospettiva, la storia della ragazzina Ebreo-Tedesca di nome Anna Frank, che tenne un diario durante il periodo in cui visse nascosta ad Amsterdam nel corso della Seconda guerra mondiale. Il diario, pubblicato due anni dopo la sua morte, avvenuta nel 1945, nel campo di concentramento di Bergen-Belsen, è diventato famoso in tutto il mondo.
Attraverso il diario, Anna Frank è diventata un simbolo mondiale per le vittime di razzismo, antisemitismo e fascismo.
La sua storia non riguarda solo il passato, è una storia attuale dal momento che le domande che Anna si poneva nel suo diario di ragazza sono ancora estrememente rilevanti e cruciali oggi, per i giovani e per gli adulti, che allo stesso modo si chiedono: “Perché gli uomini non possono vivere insieme in pace?”
Nonostante le difficili circostanze in cui visse e scrisse, Anna Frank ebbe il coraggio di continuare a sognare. Non soltanto per il proprio futuro, ma anche nella speranza di un mondo migliore più umano e giusto. Ed era convinta che ognuno potesse contribuire a questo risultato.
“Una singola Anna Frank ci commuove più degli innumerevoli altri che hanno sofferto proprio come lei, ma le cui facce sono rimaste nell'ombra. Forse è meglio così: se fossimo capaci di contemplare le sofferenze di tutte quelle persone, non saremmo capaci di vivere”
(Primo Levi)
Forse non tutti i ragazzi conoscono la storia di Anne Frank e il suo diario. Proporre un estratto del Diario e leggerlo insieme dà la possibilità di introdurre la tematica e soprattutto di dare qualche informazione basilare per poter comprendere maggiormente il film d’animazione che si andrà a visionare.
La visione del film risulta sicuramente più ricca se si conosce il contesto storico in cui si inserisce. Molto probabilmente, la maggior parte degli allievi possiede qualche preconoscenza sul tema, ma probabilmente non accurata. Agli allievi più grandi, si potrebbe proporre un’introduzione al tema, o magari una ricerca tramite la lettura, individuale o a gruppi, di alcuni documenti selezionati, in particolare in relazione alle leggi razziali.
Spunti didattici
Rendere i ragazzi consapevoli della tragedia avvenuta durante la Seconda Guerra Mondiale è fondamentale, ma sono altrettanto importanti le loro sensazioni di fronte alla visione e alla lettura di una realtà non troppo lontana. Si può quindi pensare di lasciare uno spazio più aperto nel quale possano esprimersi liberamente o rispondere a domande che permetterebbero di dare voce alle loro emozioni. Alcuni spunti:
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Quali domande vi vengono in mente pensando ad Anne Frank e alla sua storia?
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Perché il regista ci racconta la storia di Kitty e non quella di Anne Frank?
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Perché nella storia il regista ha voluto inserire il tema degli immigrati?
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Ragioniamo sul ruolo dei poliziotti: all’inizio Kitty ne ha paura e li chiama “polizia tedesca”. A cosa è dovuto questo giudizio? Si rivela accurato?
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I soldati nazisti vengono rappresentati in un modo molto particolare: figure alte, nere, senza volto e con dei chiari simboli collegati al Nazismo. Secondo te perché? (Nel film non c’è un “personaggio cattivo”, ma piuttosto un inesorabile sistema malvagio).
Riflessioni
I Diritti Umani Gli orrori della II Guerra Mondiale hanno portato alla creazione delle Nazioni Unite (1945) che hanno sviluppato e poi adottato, nel 1948, la dichiarazione universale dei diritti umani. Proporre ai ragazzi un approfondimento e una successiva discussione può essere una grande fonte di riflessione legata all’Olocausto e alla situazione odierna. Alcuni spunti:
- Di quanti articoli è composta la carta? Riesci a nominarne uno? Una volta letti, riesci a comprenderli tutti? Prova a fare degli esempi legati al quotidiano.
- Quali sono i Paesi membri dell’ONU? Scorrendo la lista, di primo acchito, pensi che i Paesi membri rispettino tutti i punti?
- Qual è la situazione in Svizzera? I Diritti dell’Uomo vengono sempre rispettati?
I rifugiati in Svizzera e in Ticino: nel passato e nel presente. Nel film si affronta la tematica dei rifugiati. Anche la Famiglia Frank nel 1933 lascia la Germania per sfuggire alla persecuzione degli Ebrei, trovando rifugio nella capitale dei Paesi Bassi.
- Durante la II Guerra Mondiale come si sono comportati la Svizzera e il Ticino, con i profughi alle frontiere?
- Oggi, quali sono le politiche di accoglienza?
Discussione collettiva sul concetto di “luoghi della memoria” . Kitty, nella sua avventura nel mondo contemporaneo, si imbatte in diversi luoghi della memoria. In alcune occasioni il regista Ari Folman sembra proporci una visione un po’ critica di questi siti. Si potrebbe proporre una riflessione e una discussione sulla loro funzione.
- Che cos’è un “luogo della memoria” secondo te? Qual è la sua funzione? Ti viene in mente qualche esempio presente nel film (e non)?
- Che cosa possiamo fare, oltre alla commemorazione, per far sì che la memoria rimanga viva nella vita di tutti i giorni?
- Nel film, il regista decide di rappresentare i luoghi della memoria in un modo ben preciso. Qual è secondo te il suo punto di vista? Cosa vuole comunicare?
- Esempi: museo di Anna Frank stracolmo di persone distratte e poco partecipi (banalizzazione della storia; turismo di massa); il guardiano cinico di Bergen-Belsen, indifferente di fronte alla sofferenza di Kitty; ecc
(Scheda tratta dal Festival Castellinaria)