SE/SM
Anouk Fortunier - BE / DE - 2021 - 85’

Paul fa il banchiere, un giorno annuncia di voler abbandonare il suo lavoro per diventare attore. La notizia sconvolge l'intera famiglia, o quasi… solo Zoe, la figlia di 14 anni lo sostiene. Quello che all'inizio sembra un piano ridicolo e destinato a fallire, alla fine si trasforma in un viaggio divertente, emozionante e commovente che sconvolge ma allo stesso tempo fa rifiorire l'intera famiglia.

Sinossi

Può l’esplosione di una calcolatrice innescare un vero e proprio cortocircuito mentale? Durante una giornata lavorativa come tante altre, l’amata calcolatrice di Paul si rompe mentre sta eseguendo delle operazioni bancarie di routine. Paul lo prende come un segno del destino, un'occasione per iniziare a vivere la sua vita come ha sempre sognato, e decide di licenziarsi rinunciando a tutte le sicurezze che aveva. È un burnout? Una crisi di mezza età?

Inseguire i propri sogni però non sempre è facile: quando l’ambiziosa moglie Véronique

torna a casa dall’ennesimo viaggio di lavoro e scopre che suo marito si è dimesso per dedicarsi al suo primo amore, il teatro, le cose vanno di male in peggio. Gli Schutijzer sono una famiglia piacevolmente disturbata, ma questo è davvero troppo. L’unica che capisce i comportamenti di Paul e che crede in lui è la figlia minore Zoe. Complice d’eccezione, la dodicenne gli dà coraggio di perseverare e si unisce a lui nella sua nuova avventura, tra lezioni e audizioni. Quello che a prima vista sembra essere un piano destinato a fallire si trasformerà in un viaggio divertente e commovente, destinato a risvegliare e cambiare tutta la famiglia.

Perché se c'è abbastanza amore, allora con un po' di fortuna si può sistemare tutto.

Approfondimento

Il film, primo lungometraggio di Anouk Fortunier, scritto dal noto sceneggiatore fiammingo Jean-Claude Van Rijckeghem, è stato adattato per il grande schermo da “Mon père est une saucisse”, un romanzo per ragazzi dell’autrice francese Agnès de Lestrade. Tra le principali autrici di libri per l'infanzia, si ispira agli animali e alla natura, tessendo le sue storie da un titolo e da quello costruisce vicenda e personaggi. I suoi libri hanno riscosso un successo tale da essere tradotti in oltre trenta lingue.

Il film parla, con toni umoristici ma mai banali, dell’inaspettata scoperta di sé da parte di un padre sulla cinquantina, interpretato da Jonah Heldenbergh (noto in Italia per Alabama Monroe, diretto dallo stesso regista di Le otto montagne). La trasformazione del suo Paul in uomo salsiccia regala al film numerosi momenti che i più giovani troveranno divertenti e che permetteranno invece ai più grandi di capire i meccanismi interni del personaggio.

Il fulcro del film, tuttavia, rimane Zoe, la figlia undicenne di Paul che funge da narratrice. La sua voce fuori campo struttura la trama e classifica ciò che sta accadendo, Un ruolo per papà dà a Zoe grande risalto, permettendo di capire su cosa poggi oggi la relazione tra un padre e una figlia.

Uno degli elementi che accompagna la storia di Zoe, sono i disegni che l’undicenne realizza nel suo quaderno come hobby. Trasformati in animazione, i disegni permettono di vedere come la bambina analizza e percepisce le dinamiche all’interno della sua famiglia. Dai disegni si evince come l’idea di famiglia, con gli emisferi destro e sinistro di un unico cervello non tenuti insieme, sia miseramente fallita. Le due metà rappresentano il cuore e la ragione, il padre e la madre. Ma una metà sogna troppo quando l’altra pensa tanto. Ma i sogni del padre, tuttavia, sono quelli che permetteranno a Zoe di disegnarsi alla fine come un piccolo bruco che prende consapevolezza di se stesso, ancor prima di trasformarsi in farfalla.

Spunti didattici 

  • Disegna una nuova locandina del film inserendo i personaggi e gli elementi chiave della storia, in modo da incuriosire/invogliare a vederlo.
  • Nel film ci sono due piani diversi di narrazione. Di chi è la voce che si sente fuori campo? Quando è presente? Quali potrebbero essere le funzioni di questa voice over – voce narrante?
  • Paul decide di dedicarsi al suo primo amore, il teatro. All’inizio i figli e la moglie Véronique pensano che sia pazzo. Perché il cambiamento fa tanta paura?
  • Tra i temi che il film affronta, c’è la capacità di superare difficoltà per raggiungere un obiettivo/i propri sogni. Qual è l’arma più potente per affrontare i vostri ostacoli? Quanto è importante comunicare ed esprimere le proprie emozioni?
  • La regista ha evitato di usare eccessivamente la musica. Secondo te perché?
  • Zoë sta cercando il suo posto nella società. Non si sente a suo agio nella sua pelle e si trova ad un punto in cui nemmeno prova a piacere agli altri. In una delle prime sequenze dice “A scuola vige la legge della giungla. Bullizzare o essere bullizzato. Ma nessuno mi vede. Sono un camaleonte”. Che cosa significa che lei è “un camaleonte”? Ti è mai capitato di essere vittima di bullismo o testimone di azioni di questo tipo?
  • La mamma di Zoe, Véronique, dirige la fabbrica di cioccolato a conduzione familiare che ha ereditato da suo papà. Quali altre nazioni, oltre alla Svizzera, sono famose per il cioccolato?
  • Dov’è più popolare (o dove viene esportato maggiormente) il cioccolato?

(Scheda tratta dal Festival Castellinaria, Anna Domenigoni)